La danza moderna e contemporanea
Alla fine del XIX secolo si assistette alla formazione di una nuova concezione della danza, in contrapposizione al balletto classico.
Nella prima fase di evoluzione di questa nuova disciplina, il desiderio di cambiamento e di ribellione nei confronti della rigidità del balletto accademico portarono all’abbandono delle regole precise, delle grandi scenografie e dei costumi elaborati. La ricerca era indirizzata verso una danza libera, fluida e spontanea, portata in scena con abiti semplici e che riuscisse a trasmettere le emozioni dei ballerini al pubblico.
Tra gli anni ’20 e ’40 del XX secolo, figure di spicco come Martha Graham e Doris Humphrey svilupparono particolari stili di danza libera che diedero origine alla vera e propria danza moderna, con la propria tecnica e i propri schemi espressivi ed educativi.
La continua ricerca del nuovo, di nuovi movimenti e di nuove forme d’espressione portò negli anni ’50 – ’70 alla nascita della danza contemporanea, con Merce Cunningham, caratterizzata dall’unione casuale di proposte artistiche differenti; coreografie, musiche, luci, costumi uniti assieme in modo casuale senza un nesso narrativo.
Da qui vediamo la nascita di tante altre forme d’arte come la disciplina del teatro danza con Pina Bausch e la contact improvisation con Steve Paxton.